Vuoi apparire su CasaNoi con la tua azienda?
Le guide di CasaNoi

Le acque reflue domestiche

di Architetto 14 commenti in

Cosa sono le acque reflue domestiche. Le acque nere, grigie e meteoriche

Le acque reflue domestiche sono quelle provenienti dai sistemi di scarico delle abitazioni, e vengono di solito distinte:

  • in acque nere provenienti dal w.c.
  • in acque grigie provenienti dagli altri apparecchi idrici di bagno e cucina
  • in acque meteoriche provenienti dalle precipitazioni atmosferiche e smaltite attraverso le pluviali.

Lo smaltimento delle acque reflue domestiche

Le acque provenienti dagli apparecchi igienici domestici e quelle meteoriche devono essere infatti smaltite attraverso due sistemi di canalizzazione separati, che possono essere eventualmente canalizzati congiuntamente solo all’esterno dell’edificio, in base a quanto stabilito dalla normativa nazionale e dai vari regolamenti locali.

Le due tipologie di impianto di scarico

Lo scopo dell’impianto di scarico è quello di allontanare le acque reflue dall’abitazione, facendole confluire nella fognatura urbana.

Esistono due tipi fondamentali di impianto di scarico: quello a doppia tubazione, in cui lo smaltimento di acque nere e grigie è separato e quello a tubazione unica, in cui esse confluiscono in un’unica colonna di scarico.

Quello a doppia tubazione è sicuramente un sistema più igienico, perché impedisce la formazione del reflusso delle acque del wc con la conseguente formazione di cattivo odore, però negli edifici più recenti, soprattutto nei condomini, in cui i servizi igienici sono incolonnati, si utilizza il sistema a tubazione unica.

Ogni apparecchio igienico (wc, bidet, doccia, vasca, lavandino, lavello, lavatoio), deve essere fornito di un sifone che lo collega all’impianto di scarico. Si tratta di un tubo dalla forma ricurva che ha lo scopo di impedire il ritorno delle acque di scarico e la formazione di cattivo odore. Esso deve essere ispezionabile, perché la forma ricurva può favorire l’accumulo di sostanze in sospensione che ne provocano l’ostruzione.

La stanza di soggiorno deve avere i una dimensione minima di 14 mq e in essa può essere compreso anche l’angolo cottura, dotato di impianto di aspirazione forzata per il piano cottura.

Per garantire il corretto funzionamento dell’impianto di scarico è importante progettare adeguatamente anche il sistema di ventilazione. Per far ciò, le estremità delle colonne di scarico devono essere aperte e posizionate all’esterno dell’edificio ad una certa altezza, in modo che i cattivi odori e i vapori non penetrino all’interno dell’edificio.
In fase di progettazione dell’impianto di scarico bisogna valutarne anche la rumorosità, facendo in modo che esso rispetti i requisiti acustici previsti dal DPCM 5.12.97 “Requisiti acustici passivi degli edifici– Impianti a funzionamento discontinuo”.

Riassumendo un impianto di scarico è costituito dalle seguenti parti:

  • tubazioni orizzontali che raccordano i singoli apparecchi alle colonne di scarico verticali: in realtà queste tubazioni non sono perfettamente orizzontali ma hanno una leggera pendenza di circa l’1% e anche maggiore per il w.c.;
  • tubazione verticale di scarico (colonna fecale);
  • pozzetti alla base delle colonne di raccordo alla fognatura (devono essere posizionati ad ogni cambio di direzione delle tubazioni);
  • sfiato di ventilazione sul tetto.

Gli scarichi delle acque reflue domestiche per le nuove abitazioni

Per i nuovi immobili è necessario presentare al comune una domanda di autorizzazione allo scarico delle acque reflue in fognatura. Ogni Comune ha però regole proprie e modulistica differente per effettuare la richiesta.
Vi rimandiamo pertanto ai siti dei vari enti locali o alla consulenza di un tecnico del posto.

Articolo scritto da:

Carmen Granata

Leggi tutti gli articoli
Architetto libera professionista e giornalista pubblicista. Si occupa di progettazione e consulenza immobiliare anche online. Il suo sito è "GuidaxCasa".

Ti potrebbero interessare

14 commenti su “Le acque reflue domestiche
Inserisci un nuovo commento

  1. Salve, ho una casetta in campagna lontana dalla città con fossa biologica per le acque scure(wc) è possibile scaricare nella medesima fossa anche le acque di doccia e cucina?

  2. In un vecchio condominio le acque reflue grasse scaricano insieme alle acque meteoriche nei pluviali interni alla muratura. Data l’usura è necessario ora rifarli.
    E’ possibile ora rifare tutto insieme all’esterno o è meglio separarli?

  3. Buongiorno,avrei una domanda da fare, ho una seconda casa in una trifamigliare, ho lo scarico di cucina che va nella fossa biologica dove scarica il bagno del proprietario accanto, invece il mio bagno va nell’altra fossa dove scarichiamo tutti e tre i condomini i bagni, gli altri scaricano anche cucine in questo… Come vanno ripartite le spese? Grazie

    1. Gentile Cinzia, ogni ripartizione di spesa va fatta secondo parametri e misurazioni per determinare tabelle millesimali. Nel vostro caso mi sembra antieconomico chiamare un professionista. Puoi chiedere un’opinione ad un operatore del settore delle fosse biologiche. Con buon senso trovate un accordo. Ad esempio potreste decidere di ripartire l’intera spesa delle due fosse tra tutti. GP

    1. Le norme variano da comune a Comune. Alcuni impongono la separazione tra le acque meteoriche e quelle di scarico, perché hanno due sistemi fognari distinti, altri fanno confluire tutte le acque in un unico sistema di fognatura e richiedono la separazione solo per le nuove abitazioni. Dovrebbe informarsi consultando il Regolamento Edilizio di Napoli. architetto Carmen Granata

      1. potete aiutarmi in merito…………..
        NEL CONDOMINIO ESISTE IN UN LATO LA COLONNA DI SCARICO DELLE CUCINE, NELL’ALTRO LA COLONNA DI SCARICO DEI BAGNI.
        UN NUOVO INQUILINO VUOLE ORA CREARE UN NUOVO BAGNO E SCARICARE NELLA COLONNA DELLE CUCINE PUO’ FARLO?
        QUALI SONO EVENTUALMENTE LE NORME E/O LE LEGGI CHE VIETANO CIO’?
        gRAZIE

Lascia un commento