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Prospetto Esis, il preventivo di mutuo

di fondatore CasaNoi.it 0 commenti in

NOTA – AGGIORNAMENTO 2017

Nell’ambito della nuova normativa sul Credito Immobiliare ai Consumatori, ovvero  i finanziamenti garantita da ipoteca concessi a consumatori, l‘ESIS viene sostituito dal PIES, Prospetto Informativo Europeo Standardizzato.

Riferimento normativi: provvedimento Banca d’Italia del 30 settembre 2016 – supplemento alla Gazzetta Ufficiale n. 247 del 21 ottobre 2016

Riportiamo comunque le informazioni sull’ESIS

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Cos’è e a cosa serve il prospetto Esis

Il prospetto Esis, vale a dire il Prospetto Informativo Standardizzato a livello europeo, è un preventivo di mutuo (o di altro prodotto finanziario) redatto dalle banche secondo uno standard ben specifico.
L’ESIS rende disponibili tutte le informazioni sul mutuo richiesto, in modo uniforme e comparabile tra istituti bancari diversi.
L’ESIS rientra tra le attività previste nel Codice di Condotta Europeo; è finalizzato alla trasparenza delle informazioni e alla correttezza dei comportamenti tra istituti di credito e consumatori. Quasi tutte le banche italiane vi hanno aderito volontariamente.

Quando richiedere l’ESIS

L’ESIS è un preventivo. Va quindi richiesto nella fase di richiesta di un mutuo. Trattandosi di preventivo, è soggetto, nel tempo, a variazioni legate all’andamento dei mercati (costo del denaro) e/o alle tariffe delle banche. Se trascorre del tempo tra il preventivo e la stipula del contratto di mutuo, è bene sempre richiedere aggiornamenti.

Com’è fatto il prospetto Esis

Il Prospetto Esis e’ composto da 15 voci:

    • 1. Nome della banca
    • 2. Descrizione del mutuo comprensivo della tipologia di garanzia richiesta, percentuale massima del finanziamento sul valore dell’ immobile, modalità di rimborso del finanziamento
    • 3. Tasso annuo nominale (TAN)
    • 4. Tasso Effettivo Annuale Globale (TAEG) o Indicatore Sintetico di Costo (ISC)
    • 5. Ammontare del finanziamento richiesto e valuta
    • 6. Durata del contratto
    • 7. Numero e frequenza dei pagamenti comprensivo della periodicità delle rate, numero rate di ammortamento, ecc
    • 8. Importo della rata. Per i mutui a tasso variabile viene calcolata appropriatamente con il tasso a regime
    • 9. Questo punto è utilizzato per mutui particolari, poco diffusi da noi, con rimborso del capitale in un’ unica soluzione tramite piano di accumulo
    • 10. Spese accessorie una tantum (spese di apertura del mutuo)
    • 11. Spese accessorie ricorrenti come per esempio l’assicurazione incendio o le spese di incasso rata
    • 12. Condizioni per l’estinzione anticipata
    • 13. Recapiti dell’ ufficio reclami della banca
    • 14. Piano di ammortamento
    • 15. Obblighi di domiciliazione per il mutuatario, vale a dire, se chi richiede il mutuo è obbligato a spostare il proprio conto corrente presso la banca mutuante e a farvi affluire il proprio stipendio

Non tutte le voci dell’ESIS sono di immediata comprensione. Il funzionario bancario, o l’agente in attività finanziaria, sono tenuti a dare al privato tutte le spiegazioni del caso.

Articolo scritto da:

Giuseppe Palombelli

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Esperto in mutui, valutazioni estimative e compravendite. Consulente credito per finanziamenti a privati ed aziende, credito immobiliare, cessione del credito (detrazioni fiscali). Dalla passione per il settore immobiliare nel 2012 ha fondato CasaNoi. Contatti per consulenza mutui bancari

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